Verbale della Conferenza di Wannsee del 20 Gennaio 1942
Di seguto il testo del “Verbale della Conferenza di Wannsee”
IL PROTOCOLLO DI WANNSEE
Verbale della conferenza di Wannsee del Gennaio 1942, redatto da Adolf Eichmann secondo le istruzioni ricevute da Reinhard Heydrich.
Trascrizione dal facsimile della 16a copia (di complessive trenta), in “Documenten van de Jodenvervolging in Nederland 1940-1945”, a cura del Joods Historisch Museum, Amsterdam 1979, pp. 13-28.
I.
Alla riunione sulla soluzione finale della questione ebraica, svoltasi il 20 gennaio 1942 a Berlino, Am Grossen Wannsee n. 56-58, hanno partecipato:
NOME PARTECIPANTE | FUNZIONE O GRADO E STRUTTURA DI APPARTENENZA |
---|---|
Reinhard HEIDRICH | SS-Obergruppenführer, Capo dell’Ufficio Centrale per la Sicurezza del Reich (RSHA) |
Alfred MEYER | Gauleiter, Ministero dei Territori Occupati Orientali |
Georg LEIBBRANDT | Reichsamtleiter, Ministero dei Territori Occupati Orientali |
Wilhelm STUCKART | Segretario di Stato al Ministero dell’Interno |
Erich NEUMANN | Responsabile del Piano Quadriennale |
Roland FREISLER | Segretario di Stato al Ministero di Giustizia |
Josef BÜHLER | Segretario di Stato al Governatorato Generale (vice di Hans FRANK) |
Martin LUTHER | Segretario di Stato al Ministero degli Esteri |
Gerhard KLOPFER | SS-Oberführer, della Cancelleria del Partito |
Friedrich Wilhelm KRITZINGER | Ministerialdirektor alla Cancelleria del Reich |
Otto HOFMANN | SS-Gruppenführer, dell’Ufficio Centrale per la Razza e la Colonizzazione |
Heinrich MÜLLER | SS-Gruppenführer, Capo della Gestapo e dell’Ufficio IV della RSHA |
Adolf EICHMANN | SS-Obersturmbannführer all’Ufficio Centrale per la Sicurezza del Reich (RSHA) |
Karl Eberhardt SCHÖNGARTH | SS-Oberführer, Capo della Polizia di Sicurezza e dell’SD al Governatorato Generale |
Rudolf LANGE | SS-Sturmbannführer, Capo della Polizia di Sicurezza e delle SD in Lettonia |
II.
All’inizio della discussione il capo della Polizia di Sicurezza e delle SD, l’Obergruppenführer-SS Reinhard Heydrich, ha comunicato di essere stato incaricato dal Maresciallo del Reich di iniziare i preparativi per risolvere definitivamente la questione ebraica in Europa e ha sottolineato che la riunione è stata convocata allo scopo di chiarire alcuni aspetti fondamentali di tale questione. Il desiderio espresso dal maresciallo del Reich di ricevere un rapporto relativo alle implicazioni organizzative per l’attuazione della soluzione finale della questione ebraica in Europa, rende necessaria una iniziale azione comune di tutti gli Uffici Centrali coinvolti nel progetto, in modo da rendere sinergiche le rispettive attività.
La Direzione Centrale per la soluzione finale della questione ebraica è stata affidata al Reichsführer-SS e Capo della Polizia Tedesca (Polizia di Sicurezza e delle SD) Heinrich Himmler, senza alcun vincolo di natura geografica.
Il capo della Polizia di Sicurezza e delle SD ha illustrato brevemente gli sforzi finora compiuti contro questo nemico, i cui punti essenziali sono i seguenti:
a) Espulsione degli ebrei da ogni sfera della vita del popolo Tedesco;
b) Espulsione degli ebrei dallo spazio vitale del popolo Tedesco.
Nel tentativo di raggiungere questi obiettivi si è iniziato, come unica soluzione attualmente praticabile, ad accelerare il ritmo dell’emigrazione degli ebrei dai territori del Reich.
Nel Gennaio 1939, per ordine del Maresciallo del Reich, è stato istituito un Ufficio Centrale del Reich per l’Emigrazione degli Ebrei, alla cui direzione è stato nominato il capo della Polizia di Sicurezza e delle SD. I suoi compiti principali erano:
a) adottare ogni provvedimento teso ad intensificare l’emigrazione degli ebrei;
b) orientare i flussi di emigrazione;
c) velocizzare le procedure per facilitare l’emigrazione di ogni singolo individuo.
Obiettivo di tutto ciò era quello di liberare dagli Ebrei, in modo legale, lo spazio vitale Tedesco.
Tutti gli Uffici coinvolti nell’operazione si sono resi conto degli inconvenienti derivanti da questa accelerata emigrazione; tuttavia, in mancanza di soluzioni alternative praticabili, si è dovuto comunque affrontare e superare tali difficoltà.
Tutte le attività legate all’emigrazione hanno costituito un problema non solo per la Germania, ma anche per le autorità dei Paesi di destinazione. Le difficoltà finanziarie dovute alla decisione di vari Governi stranieri di aumentare la tassa di immigrazione da pagarsi alla frontiera, la carenza di spazio sui mezzi di trasporto, le crescenti restrizioni per ottenere i visti di entrata e la revoca di quelli già concessi, hanno fortemente ostacolato le operazioni di espulsione. Malgrado queste difficoltà, dalla presa del potere fino alla data inizialmente fissata del 31 Ottobre 1941, sono stati espulsi complessivamente 537.000 ebrei.
Di questi:
– circa 360,000 erano in Germania al 30 Gennaio 1933
– circa 147,000 erano in Austria al 15 Marzo 1939
– circa 30,000 erano nel Protettorato di Boemia e Moravia al 15 Marzo 1939
Gli stessi Ebrei o le loro Organizzazioni hanno finanziato l’emigrazione.
Per evitare che gli ebrei poveri non potessero emigrare, è stato deciso di far finanziare i costi di emigrazione dei nullatenenti dagli ebrei abbienti, imponendo a questi ultimi una tassa calcolata in base al loro reddito.
Al momento di attraversare la frontiera, gli emigranti dovevano dimostrare di possedere, oltre ai necessari Reichsmark, anche divisa estera. Per tutelare le riserve tedesche di valuta estera, è stata assegnata la responsabilità di reperire il denaro necessario in valuta straniera alle Organizzazioni finanziarie ebraiche internazionali in collaborazione con le Organizzazioni ebraiche tedesche. Fino al 30 ottobre 1941, le donazioni degli ebrei stranieri hanno permesso di raccogliere una somma pari a circa 9,500,000 di dollari.
Nel frattempo, in considerazione dei pericoli rappresentati dall’emigrazione in tempo di guerra e delle possibilità offerte dall’Est Europeo, il Reichsführer-SS e Capo della Polizia Tedesca ha vietato l’emigrazione degli ebrei.
III.
Viene ora adottata una soluzione alternativa all’emigrazione e cioè l’evacuazione verso Est, che ha ottenuto la preventiva autorizzazione del Führer.
Tale soluzione alternativa è da considerarsi comunque provvisoria, ma l’esperienza che potremo acquisire risulterà di capitale importanza ai fini della futura soluzione finale della questione ebraica.
La soluzione del problema Ebraico in Europa coinvolge circa 11 milioni di Ebrei così distribuiti:
VECCHIO REICH | 131.800 | INGHILTERRA | 330.000 |
MARCA ORIENTALE | 43.700 | FINLANDIA | 2.300 |
TERRITORI ORIENTALI | 420.000 | IRLANDA | 4.000 |
GOVERNATORATO GENERALE | 2.284.000 | ITALIA | 58.000 |
BIALYSTOK | 400.000 | ALBANIA | 200 |
PROTETTORATO DI BOEMIA E MORAVIA | 74.200 | CROAZIA | 40.000 |
ESTONIA | 0 | PORTOGALLO | 3.000 |
LETTONIA | 3.500 | ROMANIA | 342.000 |
LITUANIA | 34.000 | SVEZIA | 8.000 |
BELGIO | 43.000 | SVIZZERA | 18.000 |
DANIMARCA | 5.600 | SERBIA | 10.000 |
FRANCIA OCCUPATA | 165.000 | SLOVACCHIA | 88.000 |
FRANCIA NON OCCUPATA | 700.000 | SPAGNA | 6.000 |
GRECIA | 69.600 | TURCHIA | 55.500 |
PAESI BASSI | 160.800 | UNGHERIA | 742.800 |
NORVEGIA | 1.300 | U.R.S.S. | 5.000.000 |
UKRAINA | 2.994.684 | RUSSIA BIANCA | 446.484 |
BULGARIA | 48.000 | TOTALE | ca.11.000.000 |
Il numero di Ebrei comprende solo coloro che professano la religione Ebraica, poichè in alcuni dei Paesi sopra elencati la qualifica di “Ebreo” non viene attribuita secondo criteri razziali ma religiosi.
La gestione del problema nei singoli Paesi presenterà qualche difficoltà dovuta all’atteggiamento e alla mentalità delle persone che vi risiedono, specialmente in Romania e in Ungheria. In Romania, ad esempio, ancora oggi un Ebreo può comprare dei documenti che attestino la sua cittadinanza straniera. L’influenza che gli Ebrei hanno in URSS in ogni settore della vita pubblica è ben nota.
Nella parte Europea dell’Unione Sovietica vivono circa 5,000,000 di Ebrei, mentre in quella Asiatica ve ne sono meno di 250,000.
Nella parte Europea dell’URSS la distribuzione degli Ebrei per settore di attività è percentualmente la seguente:
Agricoltura | 9.1% |
Lavori Urbani | 14.8% |
Commercio | 20.0% |
Dipendenti Statali | 23.4% |
Professionisti | 32.7% |
Nel quadro generale della soluzione finale, gli Ebrei dovranno essere avviati al lavoro nell’Est Europeo. Tutti coloro che risultino abili al lavoro, suddivisi per sesso, saranno inviati in gruppi in quei territori per impiegarli nella costruzione di strade. Gran parte di essi morirà per cause naturali e quelli che sopravvivranno, cioè i più resistenti, dovranno essere gestiti adeguatamente poiché rappresentano il frutto di una selezione naturale. Qualora essi venissero rilasciati potrebbero costituire il germoglio di una futura rinascita Ebraica. (vedi l’esperienza storica).
Durante l’attuazione della soluzione finale l’Europa sarà setacciata da Ovest ad Est. La Germania, compreso il Protettorato di Boemia e Moravia, avrà la precedenza per il problema dovuto alla carenza di unità abitative e per le necessità di natura politica e sociale.
Gli Ebrei evacuati, suddivisi in gruppi, saranno prima inviati nei cosiddetti ghetti di transito e successivamente trasferiti nei territori Orientali.
L’ Obergruppenführer-SS Heydrich ha affermato che è essenziale sapere esattamente quali sono le persone coinvolte nell’evacuazione. Non è previsto evacuare persone con età superiore ai 65 anni. Costoro saranno trasferiti nel ghetto per anziani di Theresienstadt.
Oltre agli ultrasessantacinquenni che rappresentano circa il 30% dei 280,000 Ebrei che al 31 Ottobre 1941 risultavano residenti in Germania e Austria, saranno trasferiti a Theresienstadt anche i veterani di guerra con gravi ferite e gli Ebrei decorati con Croce di Ferro di Prima Classe. Attraverso questa soluzione verranno cancellati in un colpo solo i molti benefici di carattere sociale di cui godono queste persone.
L’inizio della evacuazione dipenderà dagli sviluppi della situazione militare. Per quanto riguarda l’attuazione della soluzione finale nei Paesi Europei occupati, si ritiene necessario che un esperto del Ministero degli Esteri discuta la questione con la Polizia di Sicurezza e con le SD.
In Slovacchia e in Croazia la situazione non è più così difficile in quanto i problemi esistenti sono stati ormai quasi tutti risolti. In Romania il Governo ha nominato un Commissario per gli Affari Ebraici mentre in Ungheria sarà necessario imporre al Governo un Consigliere per la questione Ebraica.
Per quanto riguarda l’Italia, l’Obergruppenführer-SS Heydrich ritiene opportuno che si allaccino contatti con il Capo della Polizia per fornirgli indicazioni sulla gestione del problema Ebraico.
Sia nei territori della Francia occupata come nel resto del Paese non occupato, la registrazione degli Ebrei coinvolti nell’evacuazione procederà probabilmente senza particolari problemi.
Il Sottosegretario Martin Luther ha posto l’accento sul fatto che in alcuni Paesi come gli Stati Scandinavi, l’attuazione del programma di evacuazione incontrerà grosse difficoltà e propone di farla slittare nel tempo. Dato l’esiguo numero di Ebrei da evacuare, questo rinvio non determinerà alcuna sostanziale limitazione al programma stabilito.
Il Ministero degli Esteri non prevede grossi problemi nei territori Sud-orientali e Occidentali dell’Europa.
Quando il Capo della Polizia di Sicurezza e della SD assumerà il controllo della situazione in Ungheria, il Gruppenführer-SS Hofmann invierà in quel Paese un esperto dell’Ufficio Centrale per la Razza con l’obbiettivo di valutare la situazione generale. Tale esperto non avrà funzioni operative ma svolgerà il ruolo di consulente della Polizia.
IV.
Nella realizzazione dei piani relativi alla soluzione finale, le Leggi di Norimberga costituiranno un punto di riferimento fondamentale in quanto la definitiva soluzione della questione Ebraica non può prescindere dalla soluzione di un altro problema e cioè quello rappresentato dai matrimoni misti e dalle persone di sangue misto.
Il Capo della Polizia di Sicurezza e delle SD, con riferimento ad una lettera inviata dal Capo della Cancelleria del Reich, ha aperto la discussione, al momento solo teorica, sui seguenti punti:
1) Trattamento delle persone di sangue misto Giudeo di Primo Grado.
Ai fini della soluzione della questione Ebraica, le persone di sangue misto Giudeo di Primo Grado saranno, in linea di principio, considerate Ebrei.
Saranno tuttavia ammesse le seguenti eccezioni:
a) Persone di sangue misto di Primo Grado sposate con persone di sangue Tedesco dalla cui unione siano nati figli che conseguentemente sono persone di sangue misto di Secondo Grado. Tali persone di sangue misto di Secondo Grado saranno trattate come Tedeschi.
b) Persone di sangue misto di Primo Grado per le quali le più alte Cariche del Partito o dello Stato abbiano già emesso provvedimenti che autorizzano tale eccezione. Relativamente a queste dovrà essere riesaminato individualmente ogni caso e non si esclude la possibilità che il provvedimento che autorizza l’eccezione venga modificato in senso sfavorevole alla persona di sangue misto.
Il requisito fondamentale di ogni eccezione dovrà essere sempre rappresentato dai meriti individuali della persona di sangue misto e non da quelli del genitore o del coniuge di sangue Tedesco.
Le persone di sangue misto di Primo Grado che sono state esentate dall’evacuazione, saranno sterilizzate per impedirne la progenie e risolvere così, una volta per tutte, il problema da esse rappresentato. La sterilizzazione sarà volontaria e le persone di sangue misto che vi si sottoporranno non subiranno più tutte quelle restrizioni alle quali erano precedentemente soggette. Ad esse verrà tuttavia fatto obbligo di non lasciare il Reich.
2) Trattamento delle persone di sangue misto di Secondo Grado.
Le persone di sangue misto di Secondo Grado verranno fondamentalmente considerate di sangue Tedesco con l’eccezione dei seguenti casi in cui esse saranno invece considerate totalmente Ebrei.
a) Persone di sangue misto di Secondo Grado nate dal matrimonio di due genitori entrambi di sangue misto.
b) Persone di sangue misto di Secondo Grado che razzialmente mostrino un aspetto esteriore sgradevole tale da essere inequivocabilmente identificate come Ebrei.
c) Persone di sangue misto di Secondo Grado che secondo i resoconti della Polizia e in base alle idee politiche professate, godono di una reputazione particolarmente negativa tale da concludere che pensano e si comportano come un Ebreo.
In questi casi non saranno concesse esenzioni od eccezioni di alcun genere anche se la persona di sangue misto di Secondo Grado ha sposato una persona di Sangue Tedesco.
3) Matrimoni tra persone di razza interamente Ebraica e persone di sangue Tedesco.
In questa circostanza occorrerà decidere, caso per caso, se il coniuge Ebreo dovrà essere evacuato o se, considerando gli effetti negativi che tale provvedimento avrebbe sui parenti di sangue Tedesco, non sia preferibile destinarlo al ghetto per anziani.
4) Matrimoni tra persone di sangue misto di Primo Grado e persone di sangue Tedesco.
a) Matrimoni senza figli
Se dal matrimonio non sono nati dei figli, le persone di sangue misto di Primo Grado saranno evacuate o trasferite nel ghetto per anziani. (Stesso trattamento previsto nel caso di matrimonio tra persone interamente di razza Ebraica e persone di sangue Tedesco secondo quanto stabilito al precedente punto 3).
b) Matrimoni con figli
Se dal matrimonio sono nati dei figli (cioè persone di sangue misto di Secondo Grado), questi ultimi, se considerati Ebrei, saranno evacuati o trasferiti nel ghetto per anziani insieme al genitore di sangue misto di Primo Grado. Qualora i figli siano considerati di razza Tedesca, come avviene nella maggior parte di questi casi, essi saranno esentati dall’evacuazione così come lo sarà il genitore di sangue misto di Primo Grado.
5) Matrimoni tra persone entrambe di sangue misto di Primo Grado e matrimoni tra persone di sangue misto di Primo Grado e persone interamente di razza Ebraica.
In questi due casi tutti i membri della famiglia, compresi i figli, saranno considerati interamente Ebrei e verranno evacuati o trasferiti al ghetto per anziani.
6) Persone di sangue misto di Primo Grado e Persone di sangue misto di Secondo Grado.
In questo caso entrambi i coniugi saranno evacuati o trasferiti nel ghetto per anziani indipendentemente dal fatto che abbiano prole in quanto gli eventuali figli, di regola, hanno una percentuale di sangue ebreo superiore a quella delle persone di sangue misto di Secondo Grado.
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Il Gruppenführer-SS Hofmann ha sottolineato che occorrerebbe ricorrere massicciamente alla sterilizzazione poichè le persone a cui viene offerta la possibilità di scegliere tra l’evacuazione e la sterilizzazione preferiranno sicuramente la seconda opzione.Il Segretario di Stato Dr. Stuckart ha affermato che l’applicazione pratica dei provvedimenti ipotizzati per risolvere il problema rappresentato dai matrimoni misti e dalle persone di sangue misto, comporterebbe un onere amministrativo gigantesco. Inoltre poichè la realtà biologica non può in ogni caso essere trascurata, il Segretario di Stato Stuckart ha proposto di procedere alla sterilizzazione obbligatoria.
Per semplificare il problema dei matrimoni misti si dovrà considerare anche la possibilità di intervenire attraverso il legislatore con una formula che stabilisca che “Questi matrimoni sono di fatto considerati nulli”.
Per quanto riguarda gli effetti che l’evacuazione potrebbe produrre sull’economia, il Segretario di Stato Neumann ha affermato che gli Ebrei che lavorano nelle industrie considerate vitali per lo sforzo bellico, qualora non siano disponibili adeguate sostituzioni, non potranno essere evacuati.
L’ Obergruppenführer-SS Heydrich ha sottolineato che secondo le regole di evacuazione da lui approvate questi Ebrei non sarebbero stati evacuati comunque.Il Segretario di Stato Dr. Bühler ha dichiarato che il Governatorato Generale desidererebbe che la soluzione finale di questo problema iniziasse dal proprio territorio poichè i trasporti in quell’area non rappresentano un problema e le operazioni non sarebbero ostacolate da difficoltà legate alla disponibilità di manodopera. Gli Ebrei dovranno essere allontanati dal territorio del Governatorato Generale il più rapidamente possibile poichè, soprattutto in quell’area, l’Ebreo è portatore di epidemie ed è quindi estremamente pericoloso. Inoltre gli Ebrei sono causa di costante turbativa per le attività economiche del Paese. Ciò è principalmente dovuto agli effetti negativi sull’economia prodotti dal mercato nero gestito prevalentemente dagli Ebrei. E’ doveroso anche sottolineare che 2,500,000 di Ebrei che vivono nel Governatorato risultano inabili al lavoro.
Il Segretario di Stato Dr. Bühler ha inoltre affermato che la soluzione della questione Ebraica nel Governatorato è responsabilità del Capo della Polizia di Sicurezza e delle SD con il supporto dei dirigenti dello stesso Governatorato Generale. Egli ha solo una richiesta da fare e cioè che la questione Ebraica in quell’area sia risolta al più presto.
In conclusione sono state discusse le varie possibili soluzioni e il Gauleiter Dr. Meyer e il Segretario di stato Dr. Bühler hanno ribadito la loro posizione secondo cui nei territori in questione alcune attività preparatorie relative all’attuazione della soluzione finale dovrebbero iniziare immediatamente, ma evitando assolutamente di allarmare la popolazione.
La riunione si è chiusa con la richiesta avanzata dal Capo della Polizia di Sicurezza e delle SD a tutti i partecipanti affinché ognuno di essi assuma l’impegno di sostenerlo nel portare a compimento la realizzazione della soluzione finale.
Il verbale in formato originale
Protocollo-di-Wannsee-1942