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Le Ferrovie Naziste
Nella Germania nazista la Reichsbahn Ferrovie dello Stato dipendono direttamente dal Ministero dei Trasporti diretto ininterrottamente dal 1937 al 1945 dal Ministro Julius Dorpmüller.
A partire dal 1942 Albert Ganzenmüller, nazista convinto ed efficiente, è sottosegretario responsabile per le ferrovie.
Il meccanismo della deportazione visto dalla parte delle ferrovie tedesche è piuttosto semplice. Dall’ufficio di Adolf Eichmann giunge una richiesta che viene inoltrata alla Divisione Traffico e Tariffe. Questa Divisione fissa la priorità del trasporto verso i campi di sterminio, calcola il costo e passa la pratica alla Divisione Operativa che si occupa della formazione del treno e della fissazione degli orari.
In altri termini Eichmann chiede, ad esempio, un treno in partenza da Parigi in grado di trasportare 2.000 prigionieri. Le ferrovie tedesche organizzano il trasporto fissando gli orari, trovando i carri bestiame necessari e calcolando i costi.
La tariffa del biglietto verso la morte
Anche le Reichsbahn, come tutti gli organi burocratici tedeschi, non hanno nessuna intenzione di accollarsi costi per la gestione della questione ebraica. Ragion per cui, le ferrovie naziste chiedono che tutti i prigionieri paghino il costo del loro trasporto verso la morte.
Nonostante il trasporto delle vittime avvenga con carri bestiame, le ferrovie tedesche calcolano il prezzo dei biglietti in base alla tariffa passeggeri di terza classe.
In termini pratici tutti gli ebrei trasportati nei campi sono registrati per ragioni contabili come passeggeri di terza classe paganti un biglietto di sola andata.
La tariffa del biglietto è di 4 pfenning per chilometro percorso. I bambini al di sotto dei 10 anni pagano 2 pfenning, quelli al di sotto dei 4 anni viaggiano gratis. Quando il trasporto supera le 400 persone scatta la tariffa di gruppo di 2 pfenning a chilometro per tutti indipendentemente dall’età. Considerato che i trasporti di ebrei sono sempre superiori alle 400 persone le Ferrovie e l’RSHA raggiungono un accordo per applicare la tariffa di gruppo anche a trasporti numericamente inferiori.
In caso di danneggiamento o insudiciamento dei vagoni l’RSHA paga un supplemento per i danni, situazione non rara dal momento che il 5%-10% dei prigionieri muore lungo il percorso.
“Agenzia di Viaggi dell’Europa Centrale” – Ferrovie Naziste
Tutti i trasporti verso i campi di sterminio sono organizzati da una agenzia denominata “Agenzia di Viaggi dell’Europa Centrale” che emette i biglietti e si occupa della fatturazione.
L’RSHA a Berlino paga il biglietto di sola andata per i prigionieri e di andata e ritorno per le SS di scorta al treno. Il denaro per effettuare il pagamento è ricavato dal sequestro dei beni degli stessi ebrei.
In questo modo le Ferrovie Tedesche non fatturano direttamente all’RSHA.
Gli ebrei quindi saranno sempre tenuti al pagamento del loro viaggio verso la morte, con la sola eccezione dei 46.000 ebrei di Salonicco.
Per quest’ultimi, per uno strano scherzo del destino, si verificherà un problema burocratico. Le ferrovie naziste Reichsbahn pretenderanno di essere pagate in marchi, ma le SS di Salonicco avranno solo dracme e in tutta la Grecia non si troveranno i due milioni di marchi necessari. Così solo gli ebrei greci di Salonicco viaggeranno gratis verso le camere a gas.
Le operazioni per la deportazione
Vediamo ora in sintesi come si predispone una deportazione tipo.
Franz Novak, sovraintendente ai trasporti ferroviari per l’RSHA, scrive la sua richiesta in duplice copia a due uffici speciali della Reichsbahn: l’Ufficio 21 e l’Ufficio 211.
L’Ufficio 21 si occupa del traffico passeggeri, mentre l’Ufficio 211 si occupa dei “treni speciali” Sonderzüge. I treni che viaggiano verso i campi di sterminio non rientrano nell’orario ufficiale delle ferrovie tedesche. Sono considerati, dal punto di vista della burocrazia tedesca, “treni speciali” in quanto non di linea. Una volta ottenuto parere favorevole, la richiesta di Novak viene affidata ad un Sonderzuggruppe incaricato del coordinamento orario e del reperimento dei vagoni.
Alla fine di questo processo interno i burocrati delle ferrovie rispondono a Novak, indicandogli gli orari di partenza, il luogo di partenza, l’orario di arrivo e le tariffe applicate. Novak a questo punto invia al comando locale dell’RSHA l’ordine di arrestare un numero di ebrei sufficiente a riempire il treno.
Il compito delle ferrovie termina sulle banchine di Auschwitz e degli altri campi di sterminio quando i “passeggeri” scendono e sono avviati alle camere a gas o all’internamento.