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Il piano di Reinhard Heydrich
Nel settembre del 1939 Reinhard Heydrich è pienamente consapevole che il concentramento degli ebrei non è la soluzione finale del problema ebraico e che dovrà essere raggiunta più avanti.
Per il momento occorre liberare dagli ebrei tutti i territori ex polacchi che sono diventati parte integrante del Reich.
Gli ebrei devono essere trasferiti nella Polonia centrale nel territorio che diverrà il Governatorato Generale e che sarà posto sotto la direzione di Hans Frank.
Per la prima volta Heydrich accenna all’istituzione degli Judenrat, i cosiddetti Consigli Ebraici.
Questa innovazione merita molta attenzione in quanto ricalca esattamente il ruolo giocato dalle organizzazioni ebraiche in Germania e in Austria.
In altri termini Heydrich ha capito l’utilità delle organizzazioni ebraiche e la possibilità di sfruttarle per dei compiti ben precisi:
- il censimento degli ebrei
- l’organizzazione e l’amministrazione dei ghetti
Il piano di Heydrich è allo stesso tempo grandioso e diabolico: creare pochi grandi ghetti nelle città polacche, stiparvi gli ebrei e attendere i futuri sviluppi verso la “soluzione finale”.
Il 21 Settembre 1939 Reinhard Heydrich da istruzioni ai comandanti degli Eisatzgruppen sulle operazioni di polizia riguardanti gli Ebrei residenti nella Polonia occupata.
Le SS sostituiscono l’esercito nel controllo del territorio
Come si è detto negli articoli precedenti l’esercito non vedeva di buon occhio le azioni intraprese contro gli ebrei in Polonia. Anzi pretese che fossero poste in atto dopo la fine delle operazioni militari, con il passaggio dei poteri all’amministrazione civile. I generali tedeschi non intendevano assumersi nessuna tipo responsabilità a riguardo.
Così il 16 ottobre 1939 il Quartier Generale tedesco comunica: “Le truppe tedesche hanno ormai terminato i loro movimenti per l’occupazione della zona di interesse in Polonia. D’ora in poi il quartier generale non farà più comunicazioni relative al fronte orientale”.
La guerra in Polonia è terminata e Heydrich può entrare in azione.
Per la verità già nei primi giorni di ottobre le SS si erano mosse. Il 4 ottobre vi fu una irruzione nella sede della comunità ebraica di Varsavia. I tedeschi arrestarono il presidente della Comunità Adam Czerniakow e lo nominarono Presidente dello Judenrat di Varsavia, ovviamente non prima di aver rubato i fondi della Comunità.
La suddivisione della Polonia
Per comprendere meglio il piano di Heydrich e le mosse dei nazisti dal 1939 in poi, è necessario avere chiaro il quadro di suddivisione dei territori polacchi occupati.
Una parte dell’ex territorio polacco diventa direttamente “suolo tedesco” e suddiviso in due provincie: Danzica-Prussia e Warthegau o Wartheland. Ciascuna provincia sarà governata da un funzionario civile e da un dirigente del Partito Nazista, in Danzica-Prussia è nominato Albert Forster e nel Warthegau Arthur Greiser.
Il compito più difficile ricade su Arthur Greiser perché nel Warthegau risiedono 400.000 ebrei.
E’ desiderio di Adolf Hitler che il territorio del Reich sia reso “libero da ebrei” e quanto prima il piano di Heydrich deve partire proprio da qui.
Heydrich ha previsto che gli ebrei vengano trasferiti nella Polonia sud orientale e tal proposito crea qui una nuova provincia: il Governatorato Generale Generalgouvernement.
All’interno del Governatorato Generale vivono già circa 1.400.000 ebrei. Il Governatorato Generale sarà una specie di Stato autonomo sotto la direzione di un vecchio seguace di Hitler: Hans Frank.
Su questa suddivisione amministrativa civile dovrà ricadere la gran parte dell’attività di concentramento degli ebrei e nella fase finale anche quella dello sterminio.
Dopo il 1941, con l’attacco all’Unione Sovietica, i tedeschi occuperanno la zona incorporata dai russi.
In questi nuovi territori saranno creati tre “Commissariati”: il “Reichkommisariat Ostland“, il “Reichkommisariat Ukraina” e il “Reichkommisariat Bialystok“.